Ottavo Campale
O.C.2
Camminiamo così,
non sembra,
tenendoci per mano,
paurosi come prime leve
ad un conclave di primari.
C’e’ molto da fare,
pilotati in giro
da tranquilli malfattori,
inseriti d’aggancio
tra la folla.
Per primi, poi,
consumiamo la parata.
Salta un grillo spolverino,
s’incazza un matto con le rughe,
specula il viandante sulle prime.
Comandi, Generale:
onore alla bandiera e al Reggimento.
Comandi, Tenente:
obbedisco e non rimpiango
a tal suo dire.
Comandi, Caporale:
mi porti via di qua.
Fuggiamo,
or che siamo appena.
Mugola il silenzio.
Lacrime di vecchi gladiatori
costretti nella melma,
s’alza il muto grido dell’onore:
filo spinato sopra il muro;
mattoni di tre metri sopra gli altri;
le case che non sembrano capire,
al di fuori.
Resteremo,
ciglia il Caporale.
Resterete,
guerrar
e’ appena cominciato.
Spariamo al seguito
nelle tasche del castigo.