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Contemporaneamente, poesia d'autore

 

Ottavo Campale

 

VIII

Reggimento Campale

 

Ottavo Campale

O.C.1

 

Entrando per le grate

che si muovono a comando,

si spalanca alla vista la regione.

Piana, dispersa,

ci accoglie con le armi dispiegate,

canne in aria senza mira,

e teli occorsi a non riparo.

Occasione fummo

a tal rimedio.

Sono otto,

massicce,

lugubri e stizzose,

posate come vedove dormienti.

Ci aspettano.

Noi non parliamo.

Il silenzio, solo,

sembra rincuorarci.

Per il silenzio,

solo,

ci riconosciamo.

 

Ad altri, tutti,

e’ dovuta l’esultanza,

euforia d’animali dentro gabbie

che al miracolo ringraziano la preda.

Non la masticano,

per non lenir da stupidi affamati,

il sollazzo di un qualcosa da gestire.

Quante facce ci circondano.

Si spremono, accalcate,

e ad ogni spinta

vomitano l’acre di un sorriso.

Sian loro

i disperati?

Dal ghiaccio che conserva fra le mani

il Decimo risponde: no.

Ancora siamo noi, che non saremo.

Loro ormai

già furono.

 

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 Luca Delle Site - Ottavo Campale. Gennaio 2009. Tutti i contenuti sono protetti dal diritto d'autore