Luca Delle Site

 

Contemporaneamente, poesia d'autore

 

Ottavo Campale

 

 

 

24 Novembre1992

 

Oggi concludo quel che ieri

in poche righe ti ho accennato.

E’ arduo colmare il vuoto

che mi esplode nella mente

ogni qual volta m’accingo a comunicare,

adesso.

Questa avventura che mi aspetta

pare comica ed ambigua,

lontana ma inevitabile,

la fine decisiva di un momento.

Ho l’impressione che niente vi sia vero,

come fosse un sogno che m’assilla

ma rimane nell’etereo a volteggiare,

senza cader nel vero a disturbare.

M’illudo. Pochi giorni ancora, poi andrò.

E gli altri, mi domando.

Cosa provarono in partenza,

quali dubbi avvolsero gli sguardi

di ventenni sopra treni

che andavano lontano.

La stessa paura?

La mia sconsolata rassegnazione?

La certezza di una fine?

Ed hanno resistito, so.

Qualcuno meglio, qualcuno peggio,

sballottati tra disparate soluzioni di destino.

Tutti hanno resistito.

Sono tornati a decantar d’inverno

il calore del viver militare,

come ricordo di una bella stagion

che più non torna.

Avrò, anch’io, la stessa voglia?

Basta un passo, si dice,

tuffarsi poi e’ banale.

Questo passo e’ doloroso.

E’ grave, e’ una coscienza

che ci si appresti ad ascoltare.

Ed e’ grave il tono

per chi e’ complice d’apatico poltrire.

 

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